“Dico che un buon cittadino e amante della patria non solo debba accettare di collaborare col tiranno per sua sicurtà, perché è in pericolo se diventa sospetto, ma anche per il bene della patria, perché comportandosi così gli viene l’occasione, con i consigli e con le opere, di promuovere molto bene e di evitare molto male. E questi che biasimano chi così si comporta sono pazzi: perché starebbe fresca la città e loro, se il tiranno non avesse intorno altro che malvagi”. da Francesco Guicciardini, Ricordi, prima stesura, n. 220
Da questo Ricordo, qui tradotto nell’italiano del nostro tempo, sono state tratte alcune deduzioni. Individuate QUELLA CHE TRADISCE il significato del testo:
astenersi da ogni attività pubblica per non scendere a patti con la tirannide non sempre è un comportamento degno di approvazione
una tirannide in cui le persone oneste cerchino qualche spazio d’azione può essere meno intollerabile e malvagia
il cittadino onesto che rifiuta di aver a che fare con il tiranno diventa corresponsabile dell’influenza nefasta che, senza ostacoli, esercitano sul signore i malvagi
anche un tiranno può essere in qualche modo influenzato da consiglieri che abbiano a cuore il bene dei cittadini
che un cittadino non voglia mettere a repentaglio la propria sicurezza è naturale, e basta a giustificare il fatto che egli collabori anche con un tiranno