La Carta del lavoro del 1927:
è l’emblema del corporativismo, nel senso che lo Stato italiano, pur non intervenendo nell’economia, vietava lo sciopero e scioglieva tutti i sindacati
è l’emblema del corporativismo, nel senso che lo Stato italiano interveniva nell’economia, permetteva lo sciopero e dava autorità solo al sindacato fascista
è l’emblema del corporativismo, nel senso che lo Stato italiano interveniva nell’economia, vietava lo sciopero e dava autorità solo al sindacato fascista
è l’emblema del corporativismo, nel senso che lo Stato italiano si limitava a intervenire nell’economia, non curandosi degli effetti dello sciopero e ascoltando i sindacati
è l’emblema del corporativismo, nel senso che lo Stato italiano non si occupava più di politica interna, ma cercava di collaborare con le potenze straniere