“In un recente studio il filosofo americano Richard Rorty [ … ] afferma che la letteratura rimedia alla nostra ignoranza non meno di quanto ci guarisca del nostro “egotismo”, inteso come illusione di autosufficienza. La lettura dei romanzi, secondo lui, si avvicina non meno di quella delle opere  cientifiche, filosofiche o politiche a un’esperienza: [ … ] quella dell’incontro con altri individui. Conoscere nuovi personaggi è come incontrare volti nuovi, con la differenza che possiamo subito scoprirli dall’interno, osservando ogni azione dal punto di vista dell’autore. Meno questi personaggi sono simili a noi e più ci allargano l’orizzonte, arricchendo così il nostro universo. [ … ]I romanzi non ci forniscono una nuova forma di sapere, ma una nuova capacità di comunicare con essere diversi da noi; da questo punto di vista riguardano la morale, più che la scienza. [ … ] Pensare e sentire adottando il punto di vista degli altri, esseri umani in carne e ossa o personaggi letterari, è il solo modo per tendere verso l’universalità,
permettendoci così di compiere la nostra missione. È per questo che bisogna incoraggiare la lettura con ogni mezzo, compresa quella di libri che il critico di professione considera con una certa condiscendenza, se non addirittura con disprezzo, dai Tre moschettieri a Harry Potter: non solo questi romanzi popolari hanno avvicinato alla lettura milioni di adolescenti, ma hanno anche permesso loro di costruirsi una prima immagine coerente del mondo che, possiamo esserne certi, le letture successive renderanno poco per volta più elaborata.”
da Tzvetan Todorov, La letteratura in pericolo, Garzanti 2008 Tzvetan Todorov è uno degli intellettuali europei oggi più autorevoli.

Delle seguenti considerazioni sulla natura e la funzione della lettura UNA CONTRASTA con le tesi da lui illustrate nel passo citato. Individuatela:

la lettura dei romanzi ci fornisce una nuova forma di sapere, uguale a quella che ci offrono la scienza e la filosofia

nella lettura, incontrare personaggi simili a noi ci arricchisce meno che incontrarne di molto differenti, la conoscenza dei quali può allargare il nostro orizzonte

l’esperienza dell’incontro con altri individui e del comunicare con loro appartiene all’ambito morale più che a quello conoscitivo

per tendere verso l’universalità è indispensabile imparare a pensare e sentire senza illusioni di autosufficienza, adottando il punto di vista degli altri

i critici di professione non sono sempre le guide adatte a indurre soprattutto nei giovani il gusto della lettura

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